Progetto: Nuovo ponte a Kattwyk, Amburgo (Germania).
Soluzioni proposte: Passerella traversini isolante 67 e Passerella portacavi isolante 66.
Anno di realizzazione: 2020.
Il porto di Amburgo è il più importante della Germania, il terzo in Europa ed uno dei primi al mondo per traffico di merci su navi container. Per consolidarsi come polo industriale aveva bisogno di un ponte di nuova generazione dedicato esclusivamente al trasporto ferroviario.
Il nuovo ponte di Kattwyk, il più grande ponte levatoio d'Europa, sebbene sia di grosso impatto visivo, nasconde tutti i suoi meccanismi di controllo e sicurezza poiché scorrono sotto il fiume Elba attraverso una galleria di servizio dove passano i cavi.
La sfida: realizzare, in un mega-progetto definito nei minimi dettagli ed in piena fase esecutiva, un sistema di conduzione dei cavi diverso da quello previsto inizialmente e sconosciuto alla proprietà.
La difficoltà di adattarsi ad un contesto già prestabilito
Abbiamo dovuto adeguarci alle specifiche costruttive esistenti e fissare i profili e le passerelle portacavi nei punti prestabiliti, senza poter apportare alcuna modifica progettuale per l'impossibilità di forare il calcestruzzo.
Tutto questo in una stretta galleria di calcestruzzo con diametro interno di 2 metri, lunga 122 e situata ad una profondità di 35 metri.
Il cablaggio che attraversa il tunnel serve ad alimentare e controllare il sistema di sollevamento della struttura ferroviaria, nonché i sistemi di sicurezza e segnalamento (barriere e semafori). Inoltre, sono presenti i cavi di servizio per la galleria stessa: illuminazione interna, luci di emergenza e di sicurezza.
I requisiti di questa installazione erano chiari, ma tecnicamente erano difficili da realizzare:
- Su ciascun lato della galleria dovevano passare cavi di diversa tensione.
- Occorreva lasciare spazio sufficiente nella parte centrale affinché gli operatori potessero percorrere il tunnel e lavorare in sicurezza.
- Bisognava fissare le passerelle portacavi solo sulla parete laterale in modo da avere spazio di manovra per movimentare i cavi, facilitare le operazioni di manutenzione ed ispezione, etc.
- Rispettare la distanza predefinita tra i supporti.
- Il sistema di ancoraggio dei cavi doveva essere compatibile con i binari già esistenti.
- Distribuire i cavi su cinque livelli per ciascun lato della galleria: tre per il segnale e due per la media tensione.
- Sostenere il carico dei cavi precedentemente determinati.
- Mantenere al minimo la manutenzione.
A tutto ciò si aggiungono altre necessità: i materiali impiegati dovevano essere elettricamente isolanti per evitare problemi di equipotenzialità, garantire sicurezza elettrica contro i contatti indiretti, resistere alla corrosione e all’ambiente freddo-umido di una galleria tecnica interrata.
Un altro requisito essenziale era quello di garantire la continuità di servizio con riduzione al minimo dei guasti elettrici.
“È importante che un ponte del genere possa essere controllato in maniera ottimale [... ] i cavi di alimentazione e di dati che vengono distribuiti attraverso il tunnel sono molto, molto importanti per poter manovrare questo ponte in futuro" (Jens Meier, Amministratore Delegato HPA)
La disponibilità immediata dei prodotti è stata determinante per la scelta definitiva poiché i lavori erano già in corso d’opera.
Nel seguente articolo vi parleremo della soluzione che abbiamo trovato per soddisfare tutti requisiti di questo mega progetto.
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